La sposina porcellina
Era un cocente giorno di agosto quando mi svegliai in preda all’incredulità, visto che ad attendermi non c’era uno di quei giorni passati a boccheggiare sul divano in preda all’afa estiva: stavo per sposarmi, ero pronto a coronare il mio sogno d’amore. Sabrina, la donna che amavo da 10 anni e che non aveva voluto concedermi la sua verginità prima di avere la fede al dito sarebbe stata finalmente mia. Finalmente avrei potuto profanare la sua vagina e perché no, anche il suo bel culetto la prima notte di nozze: mi veniva duro solo al pensiero di una notte di irrefrenabile passione. Animato da questo pensiero iniziai a vestirmi e ad organizzare i preparativi finali, nell’attesa di sancire l’unione con la mia dolce metà. E così fu: durante la cerimonia in chiesa tutto andò per il verso giusto, lei era bellissima come di suo solito, con quel suo candido vestito da sposa, un bianco puro come lei che non aveva mai goduto, mai provato i piaceri della carne o meglio era quello che credevo, non avrei mai immaginato che quel giorno stesso avrei conosciuto, a mie spese, chi era in realtà la mia pudica moglie, quella che per anni mi aveva fatto ammazzare di seghe perché la sua fervente fede cattolica non gli permetteva di darmela prima del matrimonio. Chi era? Dopo la cerimonia in chiesa in una villa sul mare per festeggiare con un sontuoso banchetto le nozze: 200 invitati fra amici e parenti, tutti felici per la nostra unione. Una cornice da sogno, degna del nostro amore o almeno credevo… motivo?
Dopo circa 2 ore dall’inizio del banchetto, mia moglie mi disse che aveva un urgente bisogno di andare al bagno, aveva mangiato e bevuto troppo, non poteva proprio farne a meno e mi chiese di non seguirla perché si sarebbe imbarazzata troppo, finendo per non riuscire a fare i suoi bisogni. Accettai di buon grado la sua richiesta, chiedendole però di tornare il prima possibile dato che uno sposo al tavolo senza la sua sposa eratutt’altro che un bello spettacolo da vedere. Purtroppo però le mie parole si rivelarono vane, visto che erano trascorsi già 30 minuti e Sabrina non accennava a tornare. Andai a cercarla, un po’ preoccupato e un po’ arrabbiato visto che mi aveva messo in imbarazzo con amici e parenti e persino con i camerieri, i quali, dopo un po’ stranamente sembravano guardarmi in maniera sarcastica, provocatoria per poi borbottare fra loro in maniera goliardica ogni qualvolta incrociavano lo sguardo fra loro. Mi bastò spalancare la porta del bagno per capire il motivo di quegli sguardi….
Non feci neanche in tempo ad aprire la porta del bagno delle donne che subito fui “travolto” dai gemiti di passione di mia moglie che con la porta semiaperta stava scopando in bagno con due camerieri: aveva le mani posate sul water mentre uno la teneva ferma a 90 gradi penetrandola da dietro e l’altro glielo infilava in bocca con forza, fino in gola dandole della sposina ciucciacazzi con il marito impotente non in grado di soddisfarla, di farla sentire una “vera donna”. Quella scena mi aveva pietrificato: la mia dolce Sabrina non era una verginella timorata di Dio, ma una zoccola matricolata. Chissà quanti cazzi aveva collezionato ed io che la credevo candida e pura come un giglio! Eppure, nonostante quei pensieri, invece di entrare lì e spaccarle la faccia, l’unica cosa che fui in grado di fare è tirare fuori il mio cazzo e iniziare a segarmi, stranamente eccitato dal fatto che mia moglie si stesse facendo sbattere da due camerieri nel cesso di un ristorante il giorno del nostro matrimonio. Dopo qualche minuto uno dei camerieri si accorse della mia presenza e urlò a mia moglie: vedi? Avevo ragione, c’è quel frocio di tuo marito che si sta segando mentre noi ti stiamo scopando come una cagna in calore. Che frocio impotente ti sei sposata. Diglielo che se vuole ti sfondiamo il culo per i prossimi 20 anni mentre lui si fa le seghe.
Nonostante fossi offeso ed umiliato dalle parole del cameriere, non riuscì fare a meno di avvicinarmi loro per segarmi con ancor più foga: anche mia moglie iniziò a darmi del frocio impotente mentre se lo prendeva tutto nel culo. Ero troppo eccitato dal vederla gemere come una cagna, scopata da due sconosciuti. Uno come me, geloso come pochi, che si sparava una sega mentre gli fottevano la moglie! Raggiunsi il culmine dell’eccitazione quando entrambi i camerieri sborrano contemporaneamente in faccia e nel culo di mia moglie che urlò loro di andare a chiamare altri colleghi, perché lei aveva ancora bisogno di cazzo e io non potevo di certo soddisfarla.
E così fu: per un’ora si alternarono 6 camerieri per farla godere come non mai, mentre io mi segavo con foga, estasiato da quella situazione. Una situazione che è finita per divenire un’abitudine, visto che ancora oggi, a distanza di 15 anni, mia moglie continua a farsi scopare da degli uomini (pagati da me profumatamente) mentre io mi sego con forza nel guardarli.