Come ogni pomeriggio, anche quel giorno mi recavo in palestra per dedicare qualche ora al mio corpo proteggendolo dalle aggressioni dell’età.
Infatti, ero a ridosso della menopausa e, come si sa, a volte il fattore ormonale gioca brutti scherzi alle donne che si trovano nella mia situazione.
Tra le attività organizzate dalla palestra, quella che preferivo era il pilates: lo praticavo tre volte a settimana guidata da un giovane istruttore molto esigente nei confronti dei suoi allievi che si apprestavano a praticare questa disciplina.
Era molto attento alle evoluzioni del fisico degli stessi, infatti controllava periodicamente e con appositi strumenti la loro massa muscolare e il loro peso.
Durante una settimana d’inverno non riuscii ad andare alle sue lezioni per via dell’influenza stagionale che, come ogni anno aveva deciso di colpirmi lasciandomi senza forze.
Proprio in quell’occasione, durante uno di quei giorni della settimana interessata, l’istruttore, preoccupato, mi fece un colpo di telefono chiedendomi il motivo della mia assenza e con l’occasione mi chiese di approfondire la nostra conoscenza magari in una location diversa da quella consueta della palestra.
Stupita da tanta apprensione ma anche lusingata dall’invito di un giovane verso una donna della mia età che sarebbe potuta essere benissimo sua madre, accettai l’invito. Decisi che lo avrei richiamato appena l’influenza mi avrebbe dato tregua, e così feci invitandolo a casa mia con l’intento di fargli gustare una delle mie prelibate cenette.
Arrivò nel giorno concordato presso la mia dimora ,vestito con i brand più in voga del momento e con un bouquet di fiori che usammo come centro tavola durante la nostra cena.
Consumato il nostro delizioso pasto, notai che Sergio (così si chiamava il mio istruttore) cercava a tutti i costi un contatto fisico con me e non vedeva l’ora di curare il mio corpo anche attraverso tecniche sessuali illimitate, che solo un ragazzo della sua età avrebbe potuto darmi. Sembrava che di fronte avesse una delle escort di Torino così invitanti.
Sapientemente, Sergio poggiò la sua mano sul punto nevralgico del mio piacere, e facendo inumidire in maniera esagerata la mia vogliosa passera, mi tolse la gonna che indossavo e cominciò a leccare i miei slip fino a strapparli a morsi, per dedicarsi completamente al mio tunnel.
Vogliosa di vedere la sua vigorosa asta, abbassai i suoi pantaloni e scoprii il suo cilindro cavernoso tirandolo fuori dagli slip e portandolo direttamente alla mia bocca.
Dall’alto della mia esperienza lo feci godere, succhiando vogliosamente il suo muscolo ed ingoiandone la sua secrezione.
Al termine di questo fantastico momento di piacere, la mia passera cominciò ad essere penetrata ed io cominciai a sentirmi posseduta da un giovane prestante che mi inondò del suo caldo sperma portando la mia età fisicamente e mentalmente vicina alla sua.