Storie erotiche vere – Quattro amici al bar
StoriePorno – Era da qualche anno che tutti assieme non si vedevano.
Li chiamavano i quattro amici al bar, per via del fatto che erano inseparabili ed avevano una sola missione nella vita: la figa.
Si proprio così; I nostri protagonisti di questa storia erotica hanno condiviso parecchi anni della loro vita a studiare certo ma, soprattutto, ad andare a caccia di ragazze da conquistare e da scopare.
Ne hanno combinate di tutti i colori ed oggi , a distanza di anni e tutti e quattro sposati , hanno deciso di appendere la giacca da cacciatore di donne al chiodo.
Loro no si vedono da parecchio tempo ed hanno deciso di riunirsi ancora una volta, per celebrare il loro ventesimo anniversario di amicizia e raccontarsi le loro esperienze con il gentil sesso da quando le loro strade, per motivi lavorativi e familiari, non si sono divise.
Ecco che una serata al pub irlandese con tanta buona musica e birra a fiumi diventa per loro l’occasione per una rimpatriata.
Il tema della serata ? Raccontarsi le loro imprese erotiche vissute e consumate durante gli anni in cui non si sono frequentati. Che bella figata. Vi ricordate il decamerone di Boccaccio ? Beh li era la peste che aveva costretto alcuni ragazzo a chiudersi in un cascinale per raccontare storie erotiche. Loro,invece, per il piacere di ritrovarsi dopo tanto tempo.
Il primo ad iniziare fu Giacomo. Lui era il più secchione ai tempi del liceo, metodico,riflessivo e sempre pronto a colpire le donne con il suo carattere da gentiluomo inglese. Il suo racconto inizia in un bordello a Berlino. Lui c’era andato con alcuni colleghi di lavoro in trasferta. Una serata a girare per le vie del centro e poi la decisione di andare a scopare in un bordello.
In Germania sono legali e le ragazze magnifiche. Sua moglie non lo avrebbe mai saputo; riflessivo anche in questo Giacomo. Entrato si è trovato di fronte ad un vero paradiso terrestre. Fighe di ogni razza e per ogni gusto. Ragazze asiatiche,bionde slave da sogno e ragazze di colore con culi della madonna.
Come un bambino in una pasticceria Il nostro Giacomo decide , senza neanche perderci molto tempo, una ragazza nera con un corpo magnifico. Una di quelle cerbiatte color ebano che si vedono in certi film.
Una bambola e che corpo aveva. Lui si lascia accompagnare nella camera personale di lei. Già con il cazzo duro e pieno di voglia di scopare non aspetta neanche di arrivare alla porta. Prende da dietro la ragazza e comincia a trapanarla per bene. I due già entrano nella camera quasi tutti nudi.
Lui non fa neanche in tempo a togliersi la camicia già aperta che la porcona di colore è in ginocchio e sta avvolgendo con la sua bocca carnosa il cazzo duro di Giacomo.
Un pompino così ben fatto che rimane pietrificato,pervaso soltanto da uno di quei piaceri che gli orientali identificano con il nirvana. La troia ci sa fare con la bocca e Giacomo se lo gode quel bocchino strepitoso. Ma lui è un tipo che vuole avere tutto sotto controllo. Non può permettersi di godere se non lo vuole.
Ecco che fa mettere la ragazza a pecorina e con un solo colpo netto la ficca nel culo. Il suo cazzone duro sembrava fatto che per quella fessura così peccaminosa. L’ha scopata a lungo, nel suo culetto superbo, fino a liberarsi i coglioni dentro di lei.
Giuseppe,invece, è il guascone del gruppo. Lui ha sempre anteposto l’istinto alla ragione. Mai fidarsi di lui perchè cambia spesso modo di pensare e di agire. La sua storia le è costato il matrimonio. Era la fine di luglio e come sempre da quando è piccolo Giuseppe va a trascorrere alcune settimane al mare nella casa dei nonni e che ora è sua.
Un posto molto tranquillo con un mare cristallino e tante turiste a prendere il sole in topless. Per lui ogni anno è un vero tormento resistere a così provocanti tentazioni. Ventenni al loro primo viaggio con le passere bagnate e tanta voglia di scoparsi un uomo italiano.
E lui se l’è scopata una di quelle ragazza. Si chiamava Andrea, biondina teutonica dalle tette grosse come meloni ed un corpo magro e tonico. Lui l’ha abbordata in spiaggia e se l’è portata a casa mentre sua moglie ed i bambini erano in paese. Ma lo stronzo si è fatto beccare mentre aveva il suo cazzo fra le tette di quella ragazza.
Lei lo stava spompinando e, nel frattempo, lo segava con le sue bocca calde ed avvolgenti. Immaginatevi voi ad essere beccati da vostra moglie e dai vostri figli mentre avete il cazzo in mezzo a due tette. Lui ora paga gli alimenti ed ha dovuto vendere quella casa dei nonni a cui era tanto legato.
Ecco che Sergio, il terzo dei nostri amici parte in quarta con il suo racconto. Si trovava anche lui ,come molti altri quarantenni cassaintegrati a dover sbarcare il lunario con piccoli lavoretti saltuari. Uno di quelli consisteva nell’accompagnare una signora matura a trovare le amiche ed a sbrigare altre commissioni per lei. Ma Sergio non poteva immaginare che la nonna maiala era una vera troia a letto.Si perchè dopo ogni lavoretto lei se lo portava a casa.
Una troia da brivido. Una che scopa ancora come una ventenne in calore. Lui ha raccontato , suscitando la più grande ilarita della comitiva, che la porca una sera gli ha fatto un pompino senza dentiera. Lui con il cazzo di fuori e la troia che lo succhiava con accanto il bicchiere e la protesi. Certe cose , dopo la terza birra alla spina corretta con gin, possono diventare molto pericolose per la loro comicità.
A stemperare la eccessiva dose di risate che si stava accomulando nel tavolo dei nostri amici ecco il racconto un po’ strappalacrime di Ernesto. Lui è sempre stato quello più buono . Un vero tenerone e questa era la sua arma con le donne.
Tutte si fidavano di lui e lui le castigava senza che loro se ne accorgessero. Ernesto ha conosciuto una ragazza in chiesa, una di quelle ragazze che va in parrocchia a servire messa ma che, in realtà, va ad espiare i suoi peccati di troietta insospettabile. Lei sa che Ernesto l’ha puntata da tempo ed è in cattive condizioni economiche. Deve pagare i debiti della madre e fa lavoretti saltuari per andare avanti. Un giorno ecco che arriva la proposta indecente.
Lei aspetta Ernesto in sagrestia e lo ferma decisa ponendosi con il suo corpo davanti a lui quasi a volerlo placcare. Vuole fare sesso con lui per soldi. Lui esce dalla tasca un paio di carte da 100 euro e lei li prende e se li mette dentro la tette.
Senza dire nulla si abbassa e tira un pompino ad Ernesto, proprio nella sacrestia dietro l’altare. Un bocchino incredibile che Ernesto ha comprato per 200 euro ma che ne vale almeno 1000. La troietta è una che di bocchini ne capisce molto. Lo ciuccia con calma e poi lo pulisce fino alla fine senza sprecarne neanche una goccia.
La serata volge al termine ed i nostri amici sono felici, un po’ ubriachi ma parecchio eccitati. Il prossimo anno, lo stesso giorno e alla stessa ora si rivedranno per raccontarsi nuove avventure.